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venerdì 24 giugno 2011

Intervista: Solar Ipse Magazine

Intervista apparsa sul numero 3 di Solar Ipse Magazine 2010, a cura di Loris Zecchin, in particolare per quanto riguarda Larva 108 e l'aspetto sonoro delle mie produzioni 108.

01-Quali sono le esperienze pregresse che ti hanno convinto a investire tempo e energie in questo progetto?
Allora non posso parlare di qualcosa in particolare, è venuto un pò fuori da solo. Ho iniziato a disegnare quando ero un bambino e anche la musica è sempre stata un grande interesse. Allo stesso tempo sono sempre stato attirato da tutto quello che è creativo, dalle cose insolito, dalla sperimentazone, e poi da tutto quello che è in qualche modo trascendente. La vita quotidiana mi è sempre sembrata triste e per questo ho avuto e continuo avere molti problemi. E' come una "chiamata sciamanica", ci sono mille cose che mi hanno portato a questo punto, ma penso sia una cosa molto personale, sto solo cercando di esprimermi in qualche modo e dare un senso alla mia vita, non ho mai visto l'"arte" come un'opportunità lavorativa o per essere un figo, anzi, è un pò una posizione in cui mi sono trovato con i suoi pro e i suoi contro.
02-108 è un numero Krishna e la ragione sociale di una band hardcore degli anni novanta… credo però non si possa rintracciare alcuna filiazione musicale e culturale con quello che proponi tu, vero?
Il 108 non è proprio un numero krishna, è molto importante nella cultura Indù, nel buddismo, nell'architettura orientale, ma non solo. Direi che è un numero Indoeuropeo, rintracciabile in molte culture dell'Eurasia. Nella sezione aurea ad esempio, o nell'antica architettura greca. Se inizi ad interessarti a lui scopri cose nuove ogni giorno, e incominci a trovarlo ovunque, è davvero un numero magico, non si scappa. Comunque io sono cresciuto con scena punk/hc, negli anni '90, ero veramente dentro, e alcuni gruppi mi hanno profondamente segnato (molti li ascolto ancora adesso). Dell'HC anni '90 amavo il fatto che fosse per molti versi una cosa veramente nuova, mi piacevano le grafiche, parlo di roba tipo San Diego ma non solo, era una roba molto underground rispetto a oggi ma allo stesso tempo ben fatta. Ci trovavo molte cose che mi interessavano. Beh detto questo, i 108 mi piacevano molto, sicuramente, ma anche i primi 3 degli Shelter, me li ascolto spesso ancora adesso. Bene una cosa importante di tutta i miei lavori è il lato "spirituale", anche se io sono sempre stato quasi ateo da un punto di vista religioso classico. Comunque anche i numeri, l'antropologia, la mitologia sono mie grandi fissazioni e niente, ad un certo punto mi venne la fiassazione del 108. Di certo non ho scelto il mio nome per il gruppo, ma in qualche modo c'entra anche quello.

2B - Anch’io ho sempre trovato affascinanti musiche e iconografie dei gruppi dell’area di San Diego. Prima di allora nessuno era riuscito a fondere in maniera così convincente hardcore e postpunk a là PIL , Birthday Party.. Secondo te, in che percentuale i vari VSS, Antioch Arrow, Angel Hair e compagnia bella hanno contribuito a gettare le basi per quello che anni dopo sarebbe diventato il cosiddetto screamo?
Allora come prima cosa devo dire la verità su quello che era per me San Diego: nei primi anni '90 ascoltavo più che altro old school o roba melodica, ero troppo giovane skateavo e non riconoscevo bene le sootoscene. Comunque la prima roba che mi capitò di comprare fu il 7" degli Heroin su Gravity al glorioso Bluebox di Alessandria, non sapevo cosa fosse, sapevo solo fosse roba nuova nel settore HC, facevo prima o seconda superiore sarà stato il 92/93. Poi a metà anni novanta ero più sul new school e andavo pazzo per gli Unbroken e da qui gli Swing Kids, ma tutto il resto l'ho rivalutato più tardi. All'epoca leggevo HeartattaCk e mi piacevano le grafiche e le confezioni di quell'area. Comunque vista ora da fuori dopo tanti anni, era ua cosa veramente figa, credo sia stata una delle poche parentesi in cui si univano belle grafiche, bella musica, idee interessanti buttate giù bene tutto con un certo senso artistico. Un pò tipo ai tempi dei Crass e di quel giro di gruppi li in inghilterra (che se ci pensi erano già un pò hc e un pò post punk)... e poi era tutto molto underground, artigianale, spontaneo. FIGO. Per quanto riguarda lo screamo boh anche li specialmente gli swing kids mi vengono in mente... ma non so le etichette non mi hanno mai convinto troppo, Orchid e Majority Rule mi piacevano tantissimo, altri gruppi non li sopportavo.

03-Sei anche attivo nel campo delle arti visive…. immagino che realizzare da se copertine e grafiche senza doversi appoggiare a terzi sia non solo gratificante, ma “comodo” perché permette una visione “più aderente” dell’opera che si andrà a vestire…
Allora si, diciamo che il lato delle arti visive è quello che occupa la maggior parte del mio tempo, comunque in qualche modo sono sempre stati complementari e sia immagini che suoni si sviluppano in modo mlto simile per me. Per il fatto delle grafiche e le mie produzioni mi piace molto fare tutto in casa, usando il più possibile incisioni, timbri, amo molto comunque anche le fotocopie. Amo molte le cose minimali e grezze. Per questo ho sempre fatto tirature super limitate e al massimo messo poi le tracce in MP3 da scaricare. Non ho praticamente mai mandato materiale ad altre etichette, comunque mi piacerebbe avere la possibilità di fare qualcosa che possa arrivare a più gente lavorando sia alla musica che alla confezione come una cosa unica.

04-Quando porti la tua musica in concerto quali difficoltà incontri?
Allora, ultimamente ho usato molto "strumenti" autocostruiti, effetti per chitarra, e cose varie collegate, facendo cose più noise come nei primi tempi, il problema principale in questi casi è stato portare in giro tutta la strumentazione e collegare le cose, veramente poco comodo e a volte problematico. Quando suono con il laptop e poche altre cose questo è più semplice, posso fare anche pezzi più elaborati, però il rapporto con la musica è meno diretto, il computer è programmato da me ok, ma seno meno il lato fisico, sto cercando di trovare una via di mezzo tra le 2 cose.

04-Dimmi una cosa: “1-0-1” e “3 settimane”, i due album scaricabili dal sito/net-label Cervello Meccanico, sono stati concepiti fin da subito con l’idea di destinarli al digitale?
Allora, di base quando faccio questi "dischi" li penso come a un CDr che poi mi sento io principalmente. Questo è un pò un problema che riguarda tutto quello che faccio, non riesco mai a pensare di fare una cosa che poi gli altri apprezzeranno. Di solito funziona che sento qualcosa, o mi viene un idea e allora cerco di metterla giù e realizzare fisicamente al meglio quello che ho in testa, ma davvero è una cosa per me. Mi viene in mente un suono un tipo di immagine, molte volte delle immagini o dei luoghi, poi boh mi faccio un pò di CDr magari da far sentire agli amici. Se poi la roba piace mi fa molto piacere ovvio. L'idea di metterli in MP3 è una cosa naturale che viene dopo: nel 2009 è la cosa più diretta e semplice da fare, poi nessuno è forzato a comprarlo e allo stesso tempo può arrivare a chiunque in qualsiasi luogo. Cervello Meccanico è principalmente una label del mio amico Dr.Pira, ma ne siamo tutti un pò partecipi. Le prime cose che facemmo erano appunto nel 98/99 quando con un masterizzatore e una stampante potevi produrti un CD senza uscire di casa, autoproduzione totale. Poi con gli MP3 è stata la naturale conseguenza.

05-Ci sono dei film, che da un punto di vista strettamente sonoro, trovi intriganti? Il cinema è da annoverare tra le tue fonti di ispirazione?
Allora si a tutte due le domande. Credo che il cinema sia una delle mie principali fonti d'ispirazione, prima della pittura... in certi ho film ho trovato a volte quello che io avevo nella testa e viceversa mi sono formato pesantemente su alcuni film che ho visto. Potrei farti decine e decine di nomi ma fonti d'ispirazioni alla base di tutto quello che faccio ti dico: Fellini: "Giulietta degli Spiriti", Kronenberg: "Naked Lunch", Lynch "Fuoco cammina con me", Myazachi "La città incantata", Kurosawa "Sogni"... boh e molti molti altri. Questi sono film che quando ho visto mi hanno completamente e profondamente colpito. A livello sonoro, dovrei pensarci bene... Mettiamola così, colonne sonore che ho ascoltato moltissimo sono quella del "Casanova" di Fellini di Rota, "Twin Peacks" di Badalamenti/Lynch e boh... sicuramente non posso negare che ami tantissimo Yann Tiersen per Amelie o Good bye Lenin. Dimenticavo il film che sta prima di tutto per me anche perchè soundtrack, storia e immagini sono un tutt'uno: DECODER di klaus maek che vidi quando avevo tipo 15-16 anni. Che roba incredibile!!!

06- Quali sono i luoghi di ricezione ideale per la musica dei Larva 108? Fabbriche dismesse con amplificazione da rave? In cuffia, spaparanzati sul divano a occhi chiusi?... Te la sei mai posta questa domanda?
Ah grande domanda! Allora in realtà è facile perchè i miei pezzi, come ti ho detto sono colonne sonore per me stesso: principalmente vorrei che chi apprezza i miei pezzi li ascoltasse viaggiando in treno da qualche parte in Europa d'autunno possibilmente in una giornata piovosa, metre guarda fuori dal finestrino, oppure camminando da soli con le cuffie durante una bella nevicata a dicembre in mezzo ai campi, anche solo giusto fuori città. Io me li immagino così! Poi ci sono quelli più negativi, i miei pezzi sono tutti malinconici credo ma non negativi. Bene quelli negativi sono più uno sfogo e non so magari sono più adatti a scenari post industriali, fabbriche abbandonate, o magari mentre torni a casa sull'autobus nella più cupa alienazione urbana, ma non li vedo come pezzi da ascoltare così, non mi interessa, li vedo come una specie di rituale mio eventualmente da realizzare live.

8 - Lo split, la condivisione di un disco con un’altra band è un’usanza molto in voga nel giro punk-hc (e non solo), un modo, se vogliamo, di ridare una funzione sociale al fare arte… ti sei mai sentito attratto da questo tipo di esperienza?
Si si! E' una cosa molto figa. E' interessante vedere che è una cosa come dici te tipica del giro punk-HC, specie di quello vecchio o che è rimasto underground. Comunque con i miei progetti sperimentali ho fatto diversi split e collaborazioni. Molte volte abbiamo a che fare con la stessa gente che faceva HC qualche anno fa e poi è un pò perchè ci sono le stesse idee di base, che in gran parte del punk sono sparite e cioè creare musica senza dover saper suonare, ma per fare qualcosa di interessante e nuovo, provocare, ecc... Ci tengo ancora a sottolineare che comunque il "noise" o l'elettronica sperimentale non sono una cosa nuova, ma vecchia di quasi 30 anni, che già ai tempi era forse nemmeno una deriva del punk ma una versione europea del punk, che infatti non aveva la parte rock.

9 - Ricordiamo che oltre a Larva 108 sei attivo anche con il nome di Corpoparassita… come funziona l’aspetto gestionale della faccenda? Uno dei due progetti è prioritario rispetto all’altro?
Allora i progetti che ho chiamato Larva sono cose mie personali, in cui c'è anche una certo interesse per l'elettronica, e in cui gran parte dei pezzi sono "suonati" o comuqnue costruiti da zero. Nel 2001 in certi pomeriggi distrutti dalla noia e alessandrina e dal freddo invernale mi trovai a casa con il mio amico Diego anche lui proveniente dalla scena HC (cantante dei Burning Defeat, Permanent Scar e altri gruppi...) e parlando venne fuori che per molti aspetti vedevamo le cose allo stesso modo: eravamo due nichilisti e non sapevamo cosa volevamo fare esattamente, vari gruppi iniziati e morti per mancanza di sale prove o batteristi e soprattutto l'odio per la tecnica musicale fine a se stessa. Un giorno abbiamo cominciato a campionare dei CD e devastarli con gli effetti chiamandoci Haselwurm. Morta li. L'inverno dopo ci siamo ritrovati nelle stesse condizioni e abbiamo incomiciato a lavorare con un microfono, il computer e gli effetti. Sono venuti fuori così i primi demo e i primi CDr: per alcune cose abbiamo campionato delle noci, per altri delle pentole. Per l'immagine Diego tirò fuori dei collage vecchi di anni e poi usammo vecchie incisioni medioevali. Sembravano robe abbastanza industrial, ma l'idea ci venne fuori proprio guardando alcune cose DIY dell'HC anni '90, solo volevamo che venisse una cosa più enigmatica, macabra e soprattutto delirante. La cosa a cui teniamo di più però sono i titoli dei pezzi. Diciamo che Corpoparassita è un gruppo, ed è più noise e provocatorio come progetto, mentre Larva è una cosa mia e ha una sruttura musicale leggermente più elaborata. Con Corpoparassita ho fatto molti più live anche se non molti, e fa un pò ridere pensare che le prime volte che abbiamo suonato dal vivo la gente diceva: " ma voi non suonate, fate del casino". Ora con questo trend del noise americano la cosa è più accettata, ma sinceramente noi facciamo la nostra roba e basta.

10 - Ho notato, con piacere, che nella tua pagina my space compaiono dei banner animalisti… devi sapere che una delle rubriche fisse della fanza è il “Veg Ipse Dixit”, uno spazio dove i musicisti raccontano i motivi che li hanno portati ad abbandonare il consumo di prodotti animali … ora giro a te la domanda: perché sei diventato vegetariano?
OH! Finalemente una domanda su questa cosa, non capita mai negli ultimi tempi. Allora, io ho sempre avuto un rapporto molto empatico con gli animali. Da piccolo d'estate andavo al paese di montagna di mio nonno e un'estate la sera andavo sempre a trovare un vitello che stava nella stalla di uno dei miei parenti con sua mamma mucca. Lo consideravo davvero un amico e preferivo lui a molti dei miei coetanei. L'anno dopo seppi che in inverno l'avevano ammazzato e se lo erano mangiato. Tra l'altro quelle erano mucche fortunate perchè stavano in 5-6 in una stalla, al pascolo da sole per tutta l'estate avevano anche dei nomi e stavano lontane chilometri dalla civiltà, cosa pativano le mucche degli allevamenti intensivi ancora nemmeno lo immaginavo. In quel periodo avrò avuto 9-10 anni e non riuscivo proprio a capire come le persone potessero pensare di mangiarsi gli altri animali. Comunque abitando con i miei dovetti continuare a mangiare carne, anche se non lo sopportavo e mi faceva schifo. Nei primi anni '90 venni a contatto con una serie di cose: all'epoca skateavo tutti i giorni e leggevo riviste tipo XXX e skatesnowboard, su una di queste lessi un'intervista ad Ed Templeton in cui diceva di essere vegetariano, anche Moebius il fumettista francese diceva la stessa cosa su una rivista di fumetti. Sempre in quel periodo quando avevo sui 14-15 anni il sabato sera iniziai ad andare con dei miei amici skaters più vecchi al Forte Guercio, uno squat qui in Alessandria. All'epoca era davvero figo, concerti tutti i weekend, tipo Agnostic Front + Snapcase, Nofx, e poi robe anche tipo Blonderedhead ecc... c'erano un pò di scoppiatoni ma di base la gente era figa, e veniva da tutte le parti. C'era sempre un banchetto anarcho-punk dove comprai le prime fanze tipo ALF bullettin o haunt saboteur tradotte in italiano e fotocopiate. Poi c'erano alcuni testi dei crass e dei conflict, altri gruppi di quel filone e poi i youth of today ecc... tutta questa roba mi diede una grande energia, una speranza anche tipica di quell'età per la gente asociale come me. Insomma la prima volta cercai di diventare vegetariano verso i 16 anni, a casa mia non si mangiava tanta carne, ma i miei continuavano a farmi la pasta con il tonno robe così, sai i genitori che pensano che poi deperisci... poi il giorno dei miei 17 anni mi imposi e basta. A 19 anni sono andato a vivere per i cazzi miei quindi è stato tutto più facile. Ora sono quasi 15 anni che non mangio niente di morto ed è una delle cose a cui tengo di più. Potrei continuare sul perchè e sul per come per pagine, ma credo sia meglio se mi fermo qui, ok?

11-Si, si, grazie, sei stato molto esauriente. Un’ultima curiosità prima di chudere: con i Corpoparassita avete partecipata a questa compilation omaggio a John Balance (Coil, 23 Skidoo, Current 93…) intitolata "A tribute to the worl(d)s of John Balance". Oltre a comparire solo nomi del panorama italico, l’intera operazione verte sulla testologia dell’artista, prematuramente scomparso all’eta di 42 anni. Non un album di cover, o almeno, non come si è abituati a intenderlo di solito, no?
Ok, allora quasi tutti i progetti sono italiani a parte i Black sun production che erano i "ballerini" dei Coil, ma principalmente della zona di Alessandria. Questo è dovuto al fatto che è stata una delle prime produzioni di una label industrial/sperimentale (Creative fields) di questa zona e perchè in questa zona c'è una grande presenza di progetti del genere. Allora si, non si tratta di un disco di cover classico, ma di reinterpretazioni, più che altro. Credo che sia una cosa naturale nel genere... cioè sperimentare molto, partire da un'idea e rielaborarla... Poi a dire il vero conosco solo pochi dei gruppi che hanno partecipato. Come corpoparassita abbiamo fatto un pezzo diverso da tutti gli altri con chitarra e voce, proprio perchè siamo "bastian contrari" sempre. Comunque è stato un grande piacere per noi partecipare ad un tributo a Balance (e in generale ai Coil).