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domenica 23 ottobre 2011

Intervista per una Fanzine (??? 2008)

Tra le decine di interviste che ho salvato sull'Hard disk, numerose, purtroppo sono senza collegamenti a chi me l'aveva richiesta. Questa era per una fanzine ed è datata 2008.

Ciao, molti sapranno già chi sei, ma presentati ai lettori.

Ciao sono 108, ho quasi 30 anni purtroppo, disegno da tanti anni. In strada ho incominciato nei primi anni 90 a causa dello skate e poi mi sono sempre più chiuso in me stesso.

Cosa ne pensi dell'esplosione della "Street art"?

La parola street art la odio. Comunque... sono ormai passati alcuni anni dall'esplosione ma da un lato va bene, mi ha permesso di avere una maggiore visibilità al di fuori della strada. La maggior parte delle cose così chiamate però non mi piaciono assolutamente o mi irritano a volte... mi piaceva di più all'inizio quando si chiamavano "le cose strane" e poi oggi faccio molte cose che non c'entrano un cazzo con la "street art".

Cosa ti ha fatto passare dalle lettere che facevi prima a queste forme astratte?

Non so esattamente, c'è stato un periodo in cui dopo anni, ero stufo di fare lettere e cercavo un modo più originale per fare girare qualcosa di mio. Così mi sono messo a fare le cose gialle. In realtà io non li ho mai considerati veri e propri adesivi... anche se poi scambiandoli via posta molti li attaccavano in quel modo (ringrazio molto comunque chi all'epoca mi ha aiutato a propagare le mie cose!), li ho sempre fatti uno a uno, tutti diversi, per me erano segni, enigmatici... e infatti tutti quando non c'era altro in giro si chiedevano cosa fossero. In quei mesi ero soddisfatto... volevo fare qualcosa di piccolo: non mi interessava fare qualcosa di visibilissimo o d'impatto, non mi interessavano le grande dimensioni. Mettevo delle piccole cose nei punti un cui pensavo stessero bene, di modo che li vedesse solo chi voleva vederli, solo chi si guarda sempre in torno curioso, come me, e viene colpito da piccole, semplici, poco chiare cose e inizia a pensare. Ecco mi piaciono le cose che ti danno da pensare, aprono la fantasia. Un'artista che mi aveva colpito era Richard Long, avevo visto 2-3 foto sue e letto che lui girava per i campi e le montagne e ogni tanto creava qualche cosa. Ecco forse è li che mi è venuta l'idea iniziale... riportata però in città, visto che purtroppo ho smepre abitato ad Alessandria e per alcuni anni a Milano. Poi Stak, con i suoi segni neri... è forse quello che più si avvicina al mio ideale di arte urbana. In ogni caso le cose che faccio adesso si sono evolute a volte faccio robe molto grandi, ma l'idea di base resta quella. Poi molte delle prime forme le ha disegnate la mia ragazza (Ladybug) e anche lei mi ha influenzato molto per quanto riguarda l'estetica... Per il resto ho preso ispirazione da troppe cose, troppe situazioni...

Chi sono i tuoi artisti preferiti nell'ambito "street" in Italia?

Mah, prima di tutto i miei confratelli OK, che non nomino uno a uno. Poi molti di quelli con cui dipingo solitamente. Difficile nominarli tutti... tra i più giovani c'è gente che spacca tutto: CT, Kurz, MoneyLess... i loro lavori mi fanno veramente impazzire. Studiano le lettere o le forme in modo europeo al 100% e non quelle cagate di puppet da americano al supermecato, eliminano il superfluo, cercano i posti migliori. Spero continuino così! Uno che stimo tantissimo è Eleuro, è matto! E poi dipinge da tanto e continua fare illegali in strada o in linea, lettere, disegni, uno dei pochi che si può considerare veramente "graffiti".

E all'estero?

Come ti dicevo prima Stak su tutti... poi Honet ovviamente, soprattutto le lettere e altri francesi dei primi tempi, roba nordica... In generale amo tantissimo la roba dell'est europeo, Cke anche mi ha colpito tantissimo ai tempi. boh tanta gente... quel filone li comunque. La maggior parte delle robe che si vede in giro e nelle gallerie non mi dice niente, odio i toys.